lunedì 22 aprile 2013

ECONOMY - Vivai, stadi e stranieri. Il declino senza fine del calcio italiano.




(articolo a cura di Demetrio Marrara)
Numeri spaventosi, in negativo, che ci costringono ad una riflessione. A riflettere, però, dovrebbero essere i signori che si occupano di gestire il nostro calcio. Questi dati evidenziano soprattutto i problemi che ci sono alla base del nostro sistema. I vivai vengono impoveriti poichè si preferisce puntare sugli stranieri e i soldi investiti per i settori giovanili sono ai limiti del ridicolo. I nostri campionati non sono più in grado di produrre ricavi, i quali avvengono eslusivamente tramite plusvalenze e diritti televisivi. Questi ultimi restano l'ultimo appiglio, malgrado nel 2015 verranno ridiscussi in modo sensibile. La Lega Pro è disastrata dall'ultima gestione Macalli e Ghirelli. I giovani scompaiono, gli stipendi si abbassano e le società falliscono. Non per ultimo il problema atavico degli stadi. Fatiscenti e con pochissimo appeal. Diminuiscono gli spettatori, diminuiscono gli abbonati e le strutture sono al limite dell'agibilità. Di seguito riportati i numeri preoccupanti, e non poco, del nostro amato calcio:


TESSERAMENTO STRANIERI:

6.4%
PRIMO TESSERAMENTO STRANIERO:
23.2%
N. STRANIERI NEI SETTORI GIOVANILI:
34.868
MINORENNI STRANIERI PROVENIENTI DALL'ESTERO:
- EUROPA (4.805)
- AFRICA (3.097)
- SUDAMERICA (798)
PATRIMONIO NETTO 2007-2012:
- Da 460.5 a 287.4 mln [Serie A da 402.9 a 208.5]
PATRIMONIO NETTO LEGA PRO:
-388 Mln
DIRITTI TV:
+2%
PLUSVALENZE:
537 Mln +20.9%
VENDITA DI BIGLIETTI:
186 Mln -10.5%
ABBONATI ALLO STADIO:
-9.7%
SPONSOR:
+23.1%

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